Light painting

Light painting: disegnare con la luce.

Si utilizzano fonti luminose per creare linee, tratti, forme geometriche nello spazio.

Macchina con posa B, l'esposizione va dai 10 secondi a qualche minuto, dipende dal numero di luci di colori che vogliamo che compaiano nella nostra foto. Gli iso sempre al minimo per evitare il rumore, l'apertura di base andrebbe chiusa il più possibile, poi però vedremo che dalle prove fatte a seconda delle luci che si utilizzano ci piacevano degli effetti anche con l'otturatore a massima apertura.

 

Lampade ad incandescenza che danno luce calda e abbastanza diffusa, Led per linee o punti molto precisi, Neon per la linea spessa che rimane un pò trasparente come se fosse un tessuto.

Tutto deve funzionare a batteria per poter essere trasportato.

Fuochi artificiali, bombolette spray, lana di ferro, flash con la gelatina qualsiasi cosa va bene per sperimentare.

Glowlights: Ale e Dà

Si conoscono in quell'età in cui si suonano i campanelli e poi si scappa ed avevano il bomber bluverde con l'interno arancione ed i magnum nel taschino e da allora un continuo scambio di informazioni, idee, esperienze fino all'ultimo progetto glowlights: un qualcosa che prevede l'ideazione la progettazione e la costruzione di light tools, l'unione di lampadine, led, fili e batterie. 

Linee, macchie, tratti di luce che riempiono lo spazio integrandolo e rimanendo impressi su un sensore digitale.

 

Ale (Alessandro Dellomoanco) è un ingegnere: vive tra numeri, tabelle e grafici, ma è solo un'apparenza! la sua vera vita sono i colori. Tutto ciò che è colore lo rende vivo e creativo: i numeri si possono dipingere, le tabelle si possono colorare ed i grafici disegnare!.. questa è ingegneria artistica! 

Inizia a dipingere con la bomboletta spray, riempiendo di microgoccioline di colore i muri della propria città. Passa attraverso gli oli e gli acrilici e poi la grafica digitale, quella che si fa davanti ad un monitor con la playlist dei Modest Mouse nell'icona lì in basso, questa volta le goccioline di colore sono i pixel, la bomboletta si fa chiamare mouse.. ma lo stile, quello, è sempre lo stesso..

 

Da (Dario Rigaldo) è uno a cui piace il rumore della grafite sulla carta, su un foglietto, ed ecco un bozzetto, un'idea. Inizia a progettare con misure da rispettare e calcoli statici, ma presto capisce che è meglio viaggiare.. decide quindi di partire, poi ritorna e riparte nuovamente e nel mentre affina la sua passione per la fotografia. Ha vissuto in Irlanda e per un pò a Parigi e Londra, il resto del tempo lo ha trascorso tra il mar mediterraneo, i mari nordici e l'Oceano Atlantico. Migliaia di scatti: oggetti, persone e paesaggi senza lasciarsi sfuggire il minimo particolare.. Sempre alla ricerca di qualcosa, qualsiasi cosa: un posto, un dettaglio, una cosa da costruire, un luogo, un'espressione, forse un'isola probabilmente chiamata neverland.